SLC-CGIL SIRACUSA SU PIANO IMPRESA POSTE
Sono trascorsi molti mesi da che lazienda POSTE S.p.A.
ha presentato il proprio piano dimpresa, la nuova organizzazione del lavoro
arricchita dal fatidico sistema premiante che avrebbe dovuto, come faro
nella notte, illuminare il precario nonché grigio standard lavorativo
del suo dipendente
Purtroppo cosi non è stato.
Lunica realtà tangibile è che si vive
oramai nel paradosso.
Il paradosso di parlare di azienda in grado di restituire
al paese unorganizzazione postale e finanziaria efficiente secondo, naturalmente,
gli standard europei, di essere moltiplicatore di competitività
(sic!) e creatrice di valore per lazionista e poi
- permettere che gli ambienti di lavoro siano paragonabili
più che ad uffici europei a letamai europei nei quali la ancor più
fatidica legge 626 non è riuscita mai ad attecchire né ad
essere applicata . Vi sono uffici, a tale riguardo, mancanti di adeguato
impianto di riscaldamento e di condizionamento, mancanti di sedie
non già ergonomiche ma di sedie che riescano solo a ricoprire questo
ruolo, mancanti del cosiddetto sistema di areazione e ancora mancanti della
più elementare forma di pulizia (a questo proposito, ciliegina sulla
torta, pare che le spese previste siano state dimezzate).
- consentire una ripartizione del personale indegna .Non
tenendo in alcuna considerazione i parametri che lAzienda stessa propone,
si assiste ad una perpetuata volontà di mandare operatori, portalettere
e dirigenti anche, al massacro perché sicuramente è, in unottica
europea, impensabile mantenere uffici aperti con una riduzione del personale,
rispetto alla unità di traffico attestata, pari spesso al 50% in
meno. Parametro dellUnità di traffico che, proprio in occasione
della creazione del vaglia unico, che quindi necessita di un operatore
in più per la trasmissione, è stato sensibilmente innalzato
da 75000 a 100.000, comportando un assegno inferiore per lagenzia.
- farneticare sullerogazione di virtuali premi di incentivazione
collegati ai risultati dimpresa per i Quadri, e per il personale dellArea
Operativa evocare un sistema mirato al recupero della qualità e
coinvolgimento agli stessi risultati dimpresa fondati su concetti semplici
e riconoscibili senza poi mettere in atto niente di tutto ciò .
Contro questo stato di cose la SLC-CGIL ha deciso di
agire.
- Partendo dalle Assemblee nei vari luoghi di lavoro,
strumento indispensabile alla socializzazione dei problemi al confronto
con gli operatori tutti .
- Decidendo con forza di giungere ad aprire una vertenza
con la dirigenza delle Poste della Filiale di Siracusa se perequazione
del personale, rispetto della legge 626 e criteri trasparenti nellorganizzazione
e nella gestione del personale non verranno messi in atto.
Purtroppo questa risoluzione per laffermazione dei diritti,
che ci vedrà impegnati nel pretendere risposte, se nellanalisi
ci vede concordi con le altre organizzazioni sindacali nei fatti
assistiamo da parte della CISL e della UIL ad un volere riconoscere solo
nelle Divisioni nazionali e Regionali il proprio referente come se il Direttore
di Filiale fosse esente da precise responsabilità. Noi riteniamo
che cosi non sia e per questo rivendicheremo il rispetto da parte dellAzienda,
a partire dalla direzione di Filiale di Siracusa, dei diritti e delle regole
dettate dalla stessa Poste S.p.A. nel proprio Piano dimpresa.
Siracusa li, 15/02/99
P.la Segr.Prov.SLC CGIL
(Daniela Durelli)